Curzio Malaparte è una delle personalità della cultura italiana più contestate ma anche più apprezzate del Novecento. Protagonista e osservatore dei grandi capovolgimenti storici del suo tempo, è soprattutto uno scrittore il cui universo immaginario è permeato dalla secolare e stratificata cultura europea. Questo volume intende studiare una scrittura palinsesto, fortemente intertestuale, nella quale Malaparte, autore e personaggio, gioca con modelli letterari, filosofici, politici e artistici. Invita a ritrovarne le tracce nei saggi, nei racconti, nei grandi romanzi, nei reportages e nelle pièces di teatro. Si delinea così uno spazio geografico, reale e immaginario, in cui lo scrittore affronta i nodi irrisolti del suo rapporto all'Europa e riflette sulla creazione letteraria. Capire l'idea che Malaparte si faceva dell'Europa costituisce la prima tappa di un percorso critico volto a ricostruire l'arte del citare e del riscrivere, in modo esplicito o dissimulato, tante opere della cultura europea sin dall'antichità. Questo volume interroga il senso e le forme della sua riappropriazione di archetipi e miti, della sua percezione di scelte politiche e di visioni filosofiche grazie alle quali Malaparte osserva l'Europa e nel contempo costruisce la sua identità di europeo e di toscano. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.